Mentre tutto il mio essere sublima, passando direttamente dallo stato solido a quello gassoso, pensieri terreni, ma soprattutto marini, attraversano lo sbarramento dei doveri, tagliando la strada ai sensi di colpa e passando col rosso al semaforo delle buone intenzioni.
Ricapitolando... Tra due giorni ho un esame all'università, tra tre l'esame di scuola guida.
Sogno un giorno di vacanza vera da mesi e mesi, e mi ritrovo a combattere con un caldo umido che rende vano anche quel placebo chiamato doccia.
Mi consolo pensando, faziosamente, a tutte le cose che rendono insopportabile il mare.
In particolare quello pescarese.
Gli uomini col costume emostatico che lascia scoperte le natiche, rigorosamente bianche e pelose.
I ragazzi che decidono di giocare a calcetto scegliendo come porta lo spazio che intercorre tra la tua testa e quella del signore che prende il sole vicino a te.
E purtroppo, quasi sempre è "palo" anzichè goal.
La signora color ebano che spruzza copiosamente un po' ovunque lo spray abbronzante gusto big babol sfp 0,001. In particolare sui tuoi occhiali da sole.
Il bimbo del vicino d'ombrellone che ha deciso di sotterrarti per unire l'utile al dilettevole, non sapendo dove mettere la sabbia estratta dal traforo dell'adriatico.
Il padre orgoglioso che lo vede già ingegnere.
La mamma che gli corre dietro, provocandone gli ultrasuoni, per fargli bagnare la testa chesennòsiprendeuninsolazione.
La concentrazione inumana di ombrelloni e carne spogliata, che ti costringe a levare il tallone dalla bocca del vicino, col solo risultato di spostarlo tra le tette della moglie.
Gli animatori palestratissimi e sorridenti oltre ogni umano limite, che alle tre del pomeriggio, mentre sei in coma letargico, usano l'altoparlante del lido per invitarti gioiosamente a partecipare all'originalissimo passatempo dell'estate 2007... il tiro della fune.
Infine gli ipertricotici.
Loro meritano un capitolo a parte.
Vivono tra noi.
E il pelo, oltre che sullo stomaco, ce l'hanno anche sulle spalle e nell'ombellico.
Il problema sorge quando, dopo il bagno, ma a volte anche solo dopo una sudata, prendono esempio dal migliore amico dell'uomo, spandendo per l'aere una piccola pioggia nebulizzata.
Su tutto e tutti.
E dire che di rasoi è pieno il mondo.
Andate al mare, ignari lettori... io resto qui a tagliare la balsa!
Ricapitolando... Tra due giorni ho un esame all'università, tra tre l'esame di scuola guida.
Sogno un giorno di vacanza vera da mesi e mesi, e mi ritrovo a combattere con un caldo umido che rende vano anche quel placebo chiamato doccia.
Mi consolo pensando, faziosamente, a tutte le cose che rendono insopportabile il mare.
In particolare quello pescarese.
Gli uomini col costume emostatico che lascia scoperte le natiche, rigorosamente bianche e pelose.
I ragazzi che decidono di giocare a calcetto scegliendo come porta lo spazio che intercorre tra la tua testa e quella del signore che prende il sole vicino a te.
E purtroppo, quasi sempre è "palo" anzichè goal.
La signora color ebano che spruzza copiosamente un po' ovunque lo spray abbronzante gusto big babol sfp 0,001. In particolare sui tuoi occhiali da sole.
Il bimbo del vicino d'ombrellone che ha deciso di sotterrarti per unire l'utile al dilettevole, non sapendo dove mettere la sabbia estratta dal traforo dell'adriatico.
Il padre orgoglioso che lo vede già ingegnere.
La mamma che gli corre dietro, provocandone gli ultrasuoni, per fargli bagnare la testa chesennòsiprendeuninsolazione.
La concentrazione inumana di ombrelloni e carne spogliata, che ti costringe a levare il tallone dalla bocca del vicino, col solo risultato di spostarlo tra le tette della moglie.
Gli animatori palestratissimi e sorridenti oltre ogni umano limite, che alle tre del pomeriggio, mentre sei in coma letargico, usano l'altoparlante del lido per invitarti gioiosamente a partecipare all'originalissimo passatempo dell'estate 2007... il tiro della fune.
Infine gli ipertricotici.
Loro meritano un capitolo a parte.
Vivono tra noi.
E il pelo, oltre che sullo stomaco, ce l'hanno anche sulle spalle e nell'ombellico.
Il problema sorge quando, dopo il bagno, ma a volte anche solo dopo una sudata, prendono esempio dal migliore amico dell'uomo, spandendo per l'aere una piccola pioggia nebulizzata.
Su tutto e tutti.
E dire che di rasoi è pieno il mondo.
Andate al mare, ignari lettori... io resto qui a tagliare la balsa!
22 commenti:
Anch'io per non sbagliare resto qui lontano dal mare. Mi piace dire così ma in realtà è semplicemente perché non posso. Io quella roba alla bigbabol non l'ho mai sentita, perché altrimenti l'avrei usata a profusione. :D
Saluti
Ponza
consolati: l'abbronzatura invecchia la pelle anzitempo e, quando è esagerata, fa proprio schifo. Almeno a me.
Poi chi è quell'essere che vuole piantare un ombrellone nell'acqua?
Vedi? Il sole dà alla testa.
Magari è pure radioattivo, di questi tempi non si sa mai.
Stattene a casa, che è meglio.
Ecco perchè sei sempre su twitter :-D
@signor ponza:
Non te la consiglio: le bolle escono male.
;)
@Squitto:
E' un venditore ambulante.
A mio parere un genio.
Le ciabatte di cuoio stese al sole fanno una certa impressione pure a me.
:P
@s.b.:
Mi hai scoperto!
Ero in incognito.
;)
sarà anche un genio, ma è un masochista. Mi immagino la fatica che fa a camminare in acqua, contro vento, con un ombrellone aperto, pieno di roba, a 40°.
Contento lui... o schiatta o a quello non lo abbatte più nessuno...
altro che Sparta!!! :))
Però almeno sta all'ombra, lui.
;)
bella forza.
Con uno sforzo maiale del genere per portarsela dietro, l'ombra.
Sarebbe un genio se la costringesse a seguirlo (e coprirlo) senza muovere un dito.
Ma forse in quel caso più che genio sarebbe stregone.
Per il genio della lampada...
Prego, rivolgersi al sun center più vicino.
;)
io voglio anzi esigo uno shadow center
Temo saresti l'unica cliente.
:)
Coraggio, sei da ammirare tra 2 giorni esame e poi quello della patente. Nanch'io sono andato al mare uff :(
Tra due giorni ho un esame all'università, tra tre l'esame di scuola guida.
Ecco, appunto.
Vedi di non confonderti.
(Psst: la frizione è quella a sinistra... credo... ;-)).
Sogno un giorno di vacanza vera da mesi e mesi, e mi ritrovo a combattere con un caldo umido che rende vano anche quel placebo chiamato doccia.
Caldo umido? Ma è la saùna (con l'accento rigorosamente sulla u, Gigi Proietti docet).
Mi consolo pensando, faziosamente, a tutte le cose che rendono insopportabile il mare.
In particolare quello pescarese (omissis)...
Boh. I miei ultimi contatti con Pescara comprendono un antipasto di frutti di mare che non era affatto malvagio, vai a ricordarti dove, e una puntata a quella curiosa stazione ferroviaria sopraelevata, dove ebbi la visione del locomotore 646 158 nei colori originali grigio perla e verde magnolia...
Va bé, è il caldo.
Penso con sollievo di poter concludere che non rientro in alcuna delle categorie da te menzionate. Magari in quella dei padri orgogliosi che sognano per i figli un futuro da ingegneri, toh.
Poi son appena rientrato dalla montagna, per il mare prego ripassare ad agosto.
Tagliare la balsa è una delle mie occupazioni preferite.
A parte che son maldestro.
In bocca al lupo per gli esami.
taglia taglia la balsa...
buon esame...
un saluto "caloroso"
e dove la mettiamo quella strana cosa polverosa alla spiaggia libera della madonnina che qualcuno insiste ancora chiamare sabbia? ...meglio il salento! ...e l'esame lo hai fatto?
Ehi ma l'esame è oggi?? Non so che cavolo voglia dire, immagino sia un augurio, taglia la balsa anche da parte mia eh ^_____^
@Tutti:
Appena mi riprendo del tutto vi passo a trovare uno per uno, e scrivo un nuovo post, ma ora proprio non ce la faccio!
:)
@Marcello:
Mai più balsa.
Mai più.
Il plastico si è imbarcato tutto e il prof. me lo ha rotto solo a guardarlo!
La prossima volta, piuttosto, mi compro una fresa a controllo numerico.
:)
@Ziby:
Vedrò di non imbrogliarmi...
Adoro Pescara, ma mi piace prenderla un po' in giro.
Povero bimbo... magari invece è un artista.
Sconsiglio di fuorviare il suo giovane talento regalandogli il meccano.
Vai col lego!
;)
@Branz:
Antò, fa caldo.
Butterò la balsa alle ortiche, per darmi alle sculture di ghiaccio.
;)
@Bill:
Sabbia, segatura, humus... In fondo basta che sia soffice sotto i piedi, no?
Esame cotto e mangiato.
Un trenta raccattato di corsa!
:)
Il plastico si è rotto? si sarà fuso, viste le temperature.
Trenta? Forse era fuso anche il prof, ma sei autorizzata a fregartene, l'importante è che non si fonda pure il libretto.
Sculture di ghiaccio? Gli orsetti saranno cresciuti, però... vedi di fare attenzione. ;-)
Scherzo eh... bravissima! :))
Fuso no, ma presto potrebbe finire bruciato.
Gli orsetti amano il barbecue.
;)
Se leggo queste tipiche cose da spiaggia italiana penso che a volte preferirei starmene a lavorare e ti ho detto tutto!
Romins (di nuovo non mi fa commentare!)
Ho provato in ogni modo e non funzionano anonimo e altro.
UFFA!
Accidentaccio.
Non so proprio come facilitarti i commenti.
:(
Comunque il mio sfogo contro la spiaggia adriatica in realtà era più o meno lo stesso della favola de la volpe e l'uva.
Per cui, tutti al mare, ora che posso anch'io.
;)
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