venerdì 30 novembre 2007

GIOCHI DI RUOLO

Questo post si è autoprodotto a partire dal primo commento.

C'era una volta un maghetto così sfigato,
da ignorare totalmente l'esistenza dell'happy ending.
Purtroppo gli mancavano i mezzi,
quelli che il lieto fine giustifica, per intenderci.

La sua bestia nera erano le smaterializzazioni,
motivo per cui, pur essendo molto socievole,
non aveva amici.

Ormai il nichilismo si era impadronito di lui.
Aveva smesso di parlare persino col suo orsetto di peluche, l'orso Gugool.
E Gugool lo punì rendendolo irriconoscibile
persino alla sua mamma, scomparsa nel lontano 1996,
a causa di un rigurgitino fatato del magico poppante.

"Che altro dovrebbe succedere, adesso?"
Si chiedeva davanti allo specchietto.
E il guaio è che, non riconoscendosi, si rispondeva anche.

Un giorno arrivò in città una fatina personal trainer per maghetti, tale Row-Lines, che veniva fuori da un'infanzia ancora più disastrata di quella del nostro eroe.
A scuola la chiamavano la fata assorbente.
E quando qualcuno ebbe la geniale idea di inventare quelli con le ali, per lei fu la fine.

I due si incontrarono alla taverna di Boe:
la fatina si stava sbronzando per dimenticare,
quando il maghetto le si avvicinò facendo la danza dei rugbisti neozelandesi.
"Il Tavor con la vodka scende proprio alla grande."
Pensò la fatina per nulla impressionata.

Gugool intanto aspettava fuori col pancino sottosopra,
che con la scusa che era un animale a letto,
gli avevano interdetto l'ingresso nella maggior parte dei locali della città.

Il maghetto, invece, che passava una notte più in bianco dell'altra, poteva entrare dappertutto.

"Ma sei drogato o cosa?"
Chiese la fata al termine della danza.
"Cosa?"
Urlò il maghetto, per via della musica troppo alta.
"Ecco."
Sentenziò la fata.

Tre minuti più tardi, il nostro eroe veniva buttato fuori per aver nominato le Winx in luogo pubblico.

"Mi sento fortunato!"
Disse all'amico peloso.
"E sai che novità."
Borbottò l'orso Gugool.
"La fata mi ha aperto gli occhi:
attraverserò il fantabosco fino ad incontrare
la drag-strega dell'Est."
"Ma tu non sai guidare."
"Farò l'autostop."
"Bon... Porta la cintura di castità, e scrivimi, ogni tanto."

E fu così che il maghetto conobbe il killer del camion frigo...

"Come ti chiami, bel bambino?"
"Ho trentatrè anni, sir, e mi chiamo Gegè"
Mentì il maghetto per darsi un tono.
"E' sicuro che questo sia un camion frigo? "
Aggiunse fissando l'alluce valgo appeso allo specchietto retrovisore.

"Gegè... Ma che bel nome.
Sai quanti surgelati venderei, con un nome così?"
"Veramente c'è già un marchio di pizze che si chiama così.
Quella spada di Hattori Hanzo a cosa le serve?"

Il camionista prese dal cruscotto un flaconcino di acqua benedetta aromatizzata al bergamotto. La aprì e la versò sana sana sulla testa di Gegè.

"Da oggi ti chiamerai Primavera.
Ora ti andrebbe un kinder Pinguì?"
"Qua qua?"
Rispose Gegè, ingoiando la chiave della cintura di castità.

Fu in quel preciso istante che piovvero rane.
Allora, approfittando del diversivo, Gegè/Primavera si raccomandò alla sua santa preferita, Sant'Agata.

Subito le rane si trasformarono in tette, e il killer del camion frigo si ricoprì di capezzoli in tutto il corpo,
insieme al suo pinguino assassino che aspettava nel retrobottega.

In altri versanti,
il maghetto avrebbe apprezzato la magia di quel momento.
Ma la chiave era perduta, e non aveva con sè l'incantesimo della purga miracolosa.
Ringraziò la santa con un saluto militare e scomparve nella boscaglia.

"Poi passa, e grazie della collaborazione,
le faremo sapere."
Gridò ormai lontano, in evidente stato confusionale...

Dexter lo aspettava qualche metro più in là.
"Favoloso, sono sicuro che quello è un pericoloso criminale.
Certo non più pericoloso del nanetto rimescola-muffa che stavo pedinando,
ma al momento me lo sono perso nel sottobosco."

Gegè, ancora sconvolto,
gli corse incontro e lo abbracciò forte.
"Signore mio, ho visto cose... "

Un attimo dopo, il maghetto si ritrovò incellofanato dalla testa ai piedi su un tronco di pino.
"Ci deve essere un errore."
Provò a dire.

Dexter faceva di no con la testa.
Le volpi selvatiche del bosco facevano di no con la testa.
Un rastone di passaggio faceva di non con la testa,
ma questo non contava, perché lui faceva sempre di no con la testa, per via del walkman.

Allora Gegè chiuse gli occhi
e fece apparire il nanetto rimescola-muffa,
vestito da drag-strega dell'est.
"Potevi farti i ca§§i tuoi, balengo!"
Furono le sue ultime parole.

E tuttavia, a quel punto,
tutti i desideri del maghetto furono esauditi,
perché apparve anche l'originale della darg-strega dell'est,
per chiedere i diritti d'immagine.

"Troppo tardi:
è morto e non posso neanche più citarlo in giudizio.
Liberate quello sfigato!"

"Neanche un tagliettino sulla guancia?"
Implorò Dexter.

"Neanche."
Rispose la strega.
"Me lo ha spedito quella cretina della Lines.
Anche se sono convinta che si droghi,
le sarò eternamente grata per avermi presentato
quel gran figo di suo cugino Tampax."
...

"E' svenuto...
E mi ha sporcato di cacca tutto il cellophan.
Non è un modo serio di lavorare.
Mi rivolgerò al sindacato."
Frignò Dexter.

"Se non sparisci immediatamente
ti trasformo in una bambina con le treccine, Dex!"
Intimò la Drag strega, che di nome faceva Compliments,
ma di fatto faceva Terrore,
e di soprannome Trinità.

Quando Gegè riaprì gli occhi,
fu come sprofondare in un viaggio lisergico.

Dexter piangeva in un angolino,
torturando una pallina antistress
per scaricare la tensione.

Le volpi giocavano a cricket con la testa del nanetto.

Il rastone preparava una minestra di farro, ventresca e foca monaca per tutti.

"Oggi riceverai grandi doni, figliuolo."
Cominciò la drag-strega.

"D'ora in poi potrai punire tubolari innocenti facendo esercizi di areofagia nera.

Potrai far cadere le fette di pane sul lato non imburrato a tuo piacimento.

Potrai camminare sulle punte indossando le infradito di tua sorella.

Mi voglio rovinare:
compreso nel prezzo avrai anche questo magnifico
copripiumone del WWF dedicato al tarlo del legno
e una fornitura vitalizia di pasta del capitano."

"Solo una microscopica critica costruttiva,
o potenterrima strega..."

"Dimmi pure, carino."

"Io volevo soltanto un po' più di controllo sui miei poteri."

"Per quello la Lines doveva farti compilare il modulo verde, non quello rosso."

FINE

domenica 25 novembre 2007

QUESTO BLOG E' UNA CAMERA A GAS

Se fosse un matrimonio,
avremmo dovuto aspettare il settimo anno.
Ma essendo un blog,
non potevamo farci mancare la crisi del settimo mese.

Novembre, come già detto, non aiuta.

Mi sento come l'omino della Zucchetti.
No, non sto parlando di lenzuola.

Io intendo quello che tappava ogni buco con un rubinetto,
finché ad un certo punto, l'acqua gli usciva dalle orecchie.

Quasi una metafora dell'inutilità.

L'idrocefaloide, però, a questo punto faceva una cosa geniale:
col pollice e l'indice si torceva il naso, e l'acqua si fermava.

Io ho deciso di imitarlo.







No che non lo chiudo il blog.
Le trasmissioni riprenderanno appena tornerà il buon umore.

mercoledì 21 novembre 2007

CACCIA A NOVEMBRE NERO

Se qualcuno cancellasse novembre dal calendario nessuno si lamenterebbe.

Fateci caso.
Si esce sempre meno.
Ci si deprime ascoltando canzoni tristi di qualche anno fa.
Si desidera il letto a qualsiasi ora del giorno.
Ci si lamenta in continuazione per l'acuirsi dei doloretti di sempre.

Tutto sommato...
E' così che mi immagino la quarta età.

E qui ci sta bene l'urlo di Munch.
(Chi indovina il personaggio misterioso?)

Per esempio, in questo momento, le dita ghiacciate bussano sui tasti emettendo un suono metallico, segno che l'assideramento è vicino.

Avete mai notato come le mani, stando fermi, tendano ad assumere temperature diametralmente opposte?
Un po' come il biscotto ai due lati della crema Ringo.
E' una specie di magia.


Urge termocoperta, dopodiché, da qui alla dentiera e al pannolone contenitivo, poco ci manca.

martedì 20 novembre 2007

INTERMEZZO FAI DA TE.


NO ALPITUR!
(Una K-pax&Categong production)

venerdì 16 novembre 2007

GNEO GNAO FuN CLUB

Prima regola delle gneo gnao:
non parlare mai delle gneo gnao.

La seconda regola delle gneo gnao è uguale alla prima, perché noi nell'enfasi ci sguazziamo.

La terza regola delle gneo gnao, per coerenza alle due precedenti, non posso dirvela. E quindi salterò direttamente alla quarta.

Quarta regola delle gneo gnao:
siate sottilmente stronze con gli uomini in difficoltà, se potete.

Quinta regola delle gneo gnao:
quando l'uomo chiede pietà, è arrivato il momento di infierire.

Sesta regola delle gneo gnao:
siate soavemente stronze, e l'uomo vi ringrazierà.

Settima regola delle gneo gnao:
sbattete come si deve le ciglia, e tutto vi sarà dato.

Ottava regola delle gneo gnao:
non accettate cleenex dagli sconosciuti.

martedì 13 novembre 2007

L'INVASIONE DELLE ULTRATETTE

Avevo voglia di punirmi ed abbrutirmi.
Ma di brutto brutto brutto.
La sociologia televisiva è una branca della scienza
affascinante ma pericolosa,
se praticata senza le precauzioni necessarie.

Per cui non ripetete a casa vostra i miei esperimenti.
O almeno non filmatevi mentre li ripetete.
E se proprio vi scappa di farlo,
almeno non metteteli su youtube,
che io da Vespa non ci voglio finire, eh.

Detto questo ho una buona notzia:
si può sopravvivere ad una puntata di Ciao Darwin.
A patto di ripetersi per tutto il tempo
che sugli altri canali stiano dando, a reti unificate,
un documentario sull'impotenza dell'iguana maschio.

Verso metà del programma comincio a valutare
l'ipotesi del documentario,
ma il senso del dovere mi inchioda alla sedia,
col ghigno d'orrore di un infartuato.

Comincio ad immedesimarmi nella situazione.
Ridacchio inebetita, mentre la mia fedele assistente
mi pulisce la bavetta agli angoli della bocca.
Resisto di fronte a tanta carne di manza.
Quasi perdo i sensi quando un culo a 42 pollici
esce dallo schermo e mi chiama per nome.

Ma quando alla fine Laurenti scende dalla scalinata
svestito da madre natura, non posso fare a meno di urlare:

"È un Delitto!!! Delitto! Delitto! Delitto!
Usare Carletto Darwin in questo modo!
Lui non ha mai fatto male a nessuno!!
Darwin ha solo scritto un libro sull'evoluzione!!
Non è giusto!!! "


In compenso, però, domani esco di galera.
Potete smettere di portarmi le arance.
Meccaniche.

sabato 10 novembre 2007

C'HO I POTERI


E' in momenti come questo che tornano utili i film sui super eroi.
La potenza è nulla senza il controllo.
Da un grande potere derivano grandi responsabilità.
E' la macchina che sceglie l'uomo...


Mi sa che quest'ultima non era così calzante.

Sta di fatto che stamattina il mio page rank
su blogbabbiol è passato da zero a tre.
Una specie di magia,
visto che non ho mai partecipato ad un meme.
Per chi non avesse la più pallida idea
di cosa sto dicendo, faccio un breve riassunto.

Dicesi page rank un numeretto fetente che cresce in base a quante citazioni ricevi da altri bloggers e pagine web. Più grosso è, più sali nella classifica di blogBabel. Ecco perché, a volte, curiosando in giro, trovate su venti blog di fila lo stesso post, con piccole varianti, e sotto una Shindler's list di amici parenti e concittadini.

Tornando a noi...
L'unica conseguenza, fino ad ora,
è un tatuaggio sotto la pianta del piede
che fino a ieri non avevo.
Potete ammirarne uno simile nella sovrastante foto esplicativa che ho trovato nel catalogo di postal market.

Ho controllato ogni angolo di casa per trovare un ragno radioattivo,
una scatoletta di Caramelle Valda gusto spinacio avariato,
un coltellino svizzero con lo stemma della gran bretagna.

Ho telefonato al call center per gli ufi del sommo poeta Eddiemac,e in joint venture con gli autori di Amici di Maria de Filippi, siamo giunti alla conclusione che sia una mutazione genetica degenerativa, a metà strada tra i crop circles e il collo del piede di Alessandra Celentano.

Adesso devo solo imparare a controllare il potere del pagerank.

E' da stamattina che mi esercito
a spostare gli annunci google col pensiero.
Sono in grado di far impallare twitter
toccandomi il naso con la punta della lingua.
Potrei mandare in manutenzione Splinder con molto meno.
Ma sarebbe come sparare sulla croce rossa.

Per un attimo sono persino riuscita a
fermare l'orologio di windows,
ma sospetto sia stato il maggiordomo.


Ora ho capito!
Mentre io credevo di curare una banale sinusite,
il mio corpo stava combattendo una lotta senza quartiere alla speculazione edilizia su second life.

Purtroppo comincio a pensare che abbiamo perso.

PS: Detto tra noi... Secondo me blogballotta si è sbagliato.

giovedì 8 novembre 2007

DO RE MI FA L'AREoSOL

Sono tornata tra voi.
Google reader segna più di duecento post non letti.
Visto questo, l'ho frettolosamente chiuso,
e sto raccapezzandomi un link alla volta.

Qualcuno di voi troverà tra le proprie pagine
un mio commento più insensato del solito.
Non perché io l'abbia scritto con la febbre,
ma perché tengo aperte troppe pagine.

Ma QUANTO avete scritto in una settimana?!

Comunque, la vacanza ai tropici mi è servita a smascherare una magagna degna di striscia la notizia.
Le case farmaceutiche, verso la fine dell'inverno,
approfittano degli aerosol rimasti invenduti
per produrre le famose bombette puzzolenti
che vanno per la maggiore a Carnevale.

E comunque io vorrei conoscere quel cane di designer che ha progettato il mio inalatore.

Ho calcolato che la distanza tra i due tubicini
che dovevo infilare giornalmente nel naso
è esattamente il doppio di quella effettiva tra le mie narici.

Il leggero gonfiore fisiologico potrebbe ridursi, prima o poi.

sabato 3 novembre 2007

POST IT

Carissimo utente google,
l'informazione da Te richiesta non è al momento disponibile.

Non importa se Tu stessi cercando le
immagini glitter di che guevara,
mazinga ballerino & friends,
o un rivenditore on line
per acquistare un catetere sado maso.

Ci scusiamo per il disagio arrecato
dall'apertura di questa pagina,
che scaricherà automaticamente
al primo riavvio del sistema operativo
un trojan dominator 3000*
sul Tuo onorevole disco fisso.

Pur rimanendo fermamente convinti
che dovresti cambiare spacciatore,
consigliamo altresì di rimuovere
il pallino dall'opzione "mi sento fortunato".

Ottimismo è arrivare da queste parti
convinti di trovare una risposta...

Per la felicità ci stiamo ancora attrezzando.

*Offerta valevole anche per l'estero.
Astenersi ragni ed ostrogoti.