nasce oggi una nuova rubrica: "Il mondo di Mark".

Non so se esista in natura una specie animale più interessante del motociclista.
Dopo anni di studi sul campo, oggi sono qui per iniziarvi alla scoperta del fantastico mondo dei centauri.
Cominciamo dal loro unico oggetto d'amore e del desiderio:
Non deve mai avere più di otto cilindri .
Dopo anni di studi sul campo, oggi sono qui per iniziarvi alla scoperta del fantastico mondo dei centauri.
Cominciamo dal loro unico oggetto d'amore e del desiderio:
Non deve mai avere più di otto cilindri .
In linea o a V, va bene uguale, ma mai più di otto.
Non una sola impronta digitale deve sfigurarne la carrozzeria.
Se volete farlo soffrire dieci volte più atrocemente di quanto avete sofferto voi quando vi ha lasciate, basta sfiorare la punta di una chiave sul serbatoio della beneamata.
In quell'esatto momento, anche se lui è altrove, una sincope potrebbe coglierlo.
La cura maniacale del padrone, si spinge a volte fino al parossismo decerebrativo più totale.
Alle malcapitate passeggere viene spesso richiesto di reggersi per il volere dello Spirito Santo, anzichè con le loro manine.
Motivo per cui, prima di un giro in moto, ogni zavorra dovrebbe, nell'ordine:
1)Praticare meditazione e ascesi mistica per almeno un paio di giorni.
2)Applicare otto strati di grasso di foca sui guanti che userà per l'occasione,
tanto per stabilire chi è più importante.
3)Per ogni evenienza, portare sempre dietro i soldi del taxi.
I motociclisti si copiano le moto, peggio che le donne i vestiti.
Spendono anche più di una fashion victim, per giubbini in pelle, carene da pista, manopole riscaldate, scarichi in titanio, ed ogni altra diavoleria connessa al loro mondo dorato.
Non una sola impronta digitale deve sfigurarne la carrozzeria.
Se volete farlo soffrire dieci volte più atrocemente di quanto avete sofferto voi quando vi ha lasciate, basta sfiorare la punta di una chiave sul serbatoio della beneamata.
In quell'esatto momento, anche se lui è altrove, una sincope potrebbe coglierlo.
La cura maniacale del padrone, si spinge a volte fino al parossismo decerebrativo più totale.
Alle malcapitate passeggere viene spesso richiesto di reggersi per il volere dello Spirito Santo, anzichè con le loro manine.
Motivo per cui, prima di un giro in moto, ogni zavorra dovrebbe, nell'ordine:
1)Praticare meditazione e ascesi mistica per almeno un paio di giorni.
2)Applicare otto strati di grasso di foca sui guanti che userà per l'occasione,
tanto per stabilire chi è più importante.
3)Per ogni evenienza, portare sempre dietro i soldi del taxi.
I motociclisti si copiano le moto, peggio che le donne i vestiti.
Spendono anche più di una fashion victim, per giubbini in pelle, carene da pista, manopole riscaldate, scarichi in titanio, ed ogni altra diavoleria connessa al loro mondo dorato.
Hanno collezioni di caschi da cui non riescono a separarsi neanche in punto di morte(del casco, ovviamente).
Li mettono in fila come teschi in un sacrario.
D'inverno prendono più polvere delle bomboniere, ma a loro piace così.
Esiste in ogni casa di motociclista degno di tale nome, un altare votivo alla Dea.
Con tutte le moto passate e future.
Il padrone, naturalmente, compare in ogni singolo scatto, magari con la spalla sull'asfalto, un attimo prima di essere disarcionato.
Se fosse per loro, ne terrebbero anche più di una alla volta.
E ciò a testimoniare un istinto poligamo tuttavia tranquillizzante per le fidanzate in carne ed ossa.
Come tranquillizzante è uscire un sabato sera,
guardando ogni singola donna appena passabile come una rivale a cui cavare gli occhi dalla testa, per poi capire che, se lui dice "Guarda che curve, quella!",
non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Sta indicando la Benelli parcheggiata all'angolo.