lunedì 28 maggio 2007

STAZIONI

E’ che sono luoghi di passaggio, le stazioni.
Punti di accumulazione di emozioni senza seguito...
Aspettare.
E’ questa l’emozione più forte.
Col cuore appeso agli occhi, che non riesci a piangere, né a pensare, né a crederci.
Puoi solo guardare, fuori dal finestrino, o verso il binario.
Il punto più lontano.
E quando alla fine vedi qualcosa che si avvicina, sai già quello che farai.
Sai già che qualche cosa di nuovo è lì, che ti aspetta...

Poi le porte si chiudono, il treno fischia, e la stazione è già più lontana, già perduta, come quell’attimo che non ritorna...

Non importa se stai viaggiando o sei arrivato.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

per me le stazioni, con le loro puzzette sempre simili, vestono i panni della noia.
attendere mi innervosisce e la curiosità per ciò che passa così veloce davanti a me non mi cattura, poiché non riesco a catturare nulla con lo sguardo.
è il prima ed il dopo del viaggio, la cosa emozionante.

Categong ha detto...

Infatti il bello è che aspetti...
prefiguri o ricordi...
e il tempo rimane sospeso.

Anonimo ha detto...

un giorno mi è capitato di vedere fuori dal finestrino, mentre ero sul treno, il cartello "SORTIE" e ho detto "siamo a SORTIE" e solo dopo ho capito che non era un posto. Ma il treno era già ripartito.

a volte si vorrebbe scendere dal treno per trovare l'uscita ma lui continua la sua corsa.

buona serata

Categong ha detto...

Anche se non è facile, bisognerebbe serbare da qualche parte il coraggio di rompere il vetro, se necessario.
;)

Anonimo ha detto...

Emozione nell'attesa? Si vede che non hai dei trascorsi nel pendolarismo!

Categong ha detto...

Mi appello alla corte in qualità di pedone che ha sempre esercitato la facoltà di correre dietro all'autobus perso per tre millisecondi netti:
sono pendolare onorario, io!

Anonimo ha detto...

bello il tuo blog cate.
a presto.

Anonimo ha detto...

mi ricorda il librodi Andrea De Carlo , Due di Due, a proposito di rompere il vetro

Categong ha detto...

@Anemoneblu:
Grazie, di cuore.
Il tuo mi piace perchè in effetti, come ti proponevi, lascia un segno e stimola il pensiero.

@Branzino:
Sai che non me lo ricordavo? Eppure è stato il primo dei suoi che ho letto!
Buona giornata. :)