lunedì 18 febbraio 2008

A BUONI INTENDITORI...

Laicità non è anticlericalismo.
Inveire contro la religione non è laico.

Credere di poter mettere il bavaglio
ai religiosi è come bruciare libri.

Detto questo, riflettiamo invece
sulla necessità di uno stato veramente laico,
nel 2008.

Forse, più ancora del pacifismo,
è la laicità l'unica via d'uscita
all'integralismo religioso.


Cattolico o Islamico che sia.

39 commenti:

Pappina ha detto...

mah. laicità non è anticattolicesimo, ma anticlericalismo, di questi tempi, mi sembra proprio di sì.

Categong ha detto...

E' proprio l'acredine a rendere impossibile il confronto.
I preti hanno sempre sostenuto la loro parte, e indottrinato la loro messe.
Ed esistono anche preti degni di questo appellativo.

Il problema è politico, e non sorgerebbe neanche, se i partiti non avessero cominciato all'unisono la corsa verso l'elettorato cattolico, cioè di centro.

L'anticlericalismo è dato dal senso d'impotenza.
Ma fondamentalmente è come bersagliare l'obiettivo sbagliato.

Tanuccio ha detto...

Il problema è che i preti dovrebbero pensare all'anima, invece che alle leggi... Ma la politica ci casca sempre ed usa, nel caso dell'Italia, le posizione della chiesa cattolica a loro uso e consumo.

Categong ha detto...

La politica ci si tuffa, a mio parere... Altro che cascarci!

Unknown ha detto...

beato il politico che riesce ad ingraziarsi la chiesa cattolica.

Categong ha detto...

Perché di essi sarà il seggio dei cieli?

Gatto Silver ha detto...

Il Papa ha sempre detto la sua (e mai è stato ascoltato nelle cose sensate che diceva); mi chiedo come mai venga brandito come arma da chi è ateo dichiarato (Ferrara, ad esempio) o da chi manifestamente non gliene frega un tubo dei suoi insegnamenti in campo morale (Casini, sempre per dire).
Il Papa attuale parla meno del precedente, però mi sembra che tutti facciano a gara per fargli da megafono...

Categong ha detto...

Il fascino del lato oscuro della forza?!
:O

b-right ha detto...

Beh, diciamo che la bioetica
è un terreno difficile anche
per un teologo come Benedetto XVI,
(lo stesso concetto di bioetica,
nasce grazie al cattolicesimo,
non mi risulta che sia un
problema dei taoisti cinesi
o degli indù, che poi nessuno
sappia cosa dire di sensato
poichè la vita, il bio, nessuno
l'ha ancora capita, questo è
un altro discorso). Giovanni
Paolo II invece, ad esempio,
poteva parlare bene di ciò
che conosceva per conoscenza
diretta, cioè di giustizia
sociale (avendo fatto l'operaio
da giovane). A quest'ultimo
proposito, coiè dei rapporti
tra chiesa e politica..economica,
scrissi questo post:

http://b-rightful.ilcannocchiale.it/post/1529257.html

è un pò pesantino anche per
me, a rileggerlo (sarà che stasera
ho il raffreddore e l'emicrania).

Baol ha detto...

Viva la laicità come la intendi tu, mi piacerebbe tanto che nel nostro Pease si espandesse...ma temo che sia fortemente impossibile :(

Baol ha detto...

Viva la laicità come la intendi tu, mi piacerebbe tanto che nel nostro Pease si espandesse...ma temo che sia fortemente impossibile :(

smoke ha detto...

boh! devo rifletterci. La laicità altrove è una roba seria. Ci penso e forse ti dico

Anonimo ha detto...

La laicità è fondamentale, la cosa più sbagliata che esiste e' farsi condizionare da delle credenze religiose.

Anonimo ha detto...

ma io non credo che ci sia qualcuno che voglia far star zitti i religiosi.
Credo, piuttosto, che si voglia parlare finalmente di diritti e di politica, senza dogmi.
Non capisco dove possa esserci, il confronto, tra chi dice la vita è sacra e chi pensa che di sacro non ci sia niente...
Ed è inevitabile che sia così. La sacralità è qualcosa di etereo, qualcosa di impalpabile. non ci si può fare politica.

Pappina ha detto...

non volevo fare di tutta l'erba un fascio. ci sono preti che rispetto e ammiro, benché atea, c'è stato un Papa (il precedente) che credo abbia fatto fare passi da gigante alla chiesa. tuttavia mi sembra si sia precipitati indietro di 50 anni. e so che tanti preti, suore, frati, laici VERAMENTE credenti, sono consapevoli del ritorno al medioevo, e assai critici.
a me aveva molto colpito questo articolo qui: http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/esteri/benedettoxvi-17/messa-latino/messa-latino.html e mi aveva fatto pensare a quando ero bambina e andavo a messa quasi solo per cantare.

avete ragione, il problema sta a monte: i politici italiani piegati a 90 dinanzi a qualsiasi rappresentante del vaticano, certo è che il vaticano (e come anticlericalismo intendo più antivaticanesimo) non fa proprio nulla per pensare ai fatti suoi.
e poi perché deve mettere bocca sulle questioni italiane e mai, chessò, su quelle spagnole?

Unknown ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=X1y8myxLz-k
la mitica Paola Cortellesi

Mat ha detto...

perfettamente d'accordo, non sopporto le intromissioni della chiesa nella res pubblica italiana...
a ognuno il suo (stato)

Categong ha detto...

@bright:
In realtà la teologia nasce proprio dall'esigenza di spiegare il mistero della vita.
L'articolo l'ho letto, ma trovo un'enorme differenza tra ciò che la chiesa era un tempo, e il ruolo che ricopre nell'attuale situazione.
All'epoca era depositaria di ogni sapere, e in linea (di massima) del senso morale della società in cui si muoveva.
La chiesa non era fuori dal suo tempo.
Oggi invece, in società multietniche come la nostra, non si può più fare riferimento ad un solo modello, anche se rappresentasse ancora la maggioranza dei cittadini.

Bisogna essere al di sopra delle parti, perché altrimenti un giorno potremmo arrivare a vederci imporre un burqa dalla maggioranza.

@baol:
Ci vuole alfabetizzazione.
E senso della prospettiva politica.
Non si può rispondere all'integralismo con l'integralismo.

@smoke:
In che senso, altrove?
:O

@marcodesignz:
... O imporle agli altri.
:)

@alicesu:
E' vero che non sembra, ma anche Ratzy sarebbe un religioso.
E di tentativi per zittirlo ne ho sentiti parecchi.

Gli atei hanno un senso morale, così come i religiosi: questo è il punto di contatto per una discussione, tra persone che si rispettano.

@pappina:
Purtoppo un papa con idee così anacronistiche può soltanto allontanare i fedeli, con simili formalismi.

Gli spagnoli gli riderebbero in faccia, credo.
;)

Categong ha detto...

@presveva:
Gh!
:D

@mat:
Anche i cattolici sono italiani.
Non ghettizziamoli!
:)

b-right ha detto...

Beh, devo precisare:
la teologia si occupa
dell'idea di Dio e non
di quella della vita
(inizio, fine etc,etc).
Questo lo devo...ai miei
anni di studi Filosofici
con docenti del calibro
di Vattimo, Riconda, Givone,
Mathieu, etc.)

Quanto a me, io sono
super super partes,
benchè mi sia scelto
un ruolo da svolgere
sulla Terra.

Infine, forse gli agnostici
possono avere una morale
adeguata, ma gli atei,
mancano di un principio
di giustizia universale,
o ancor di più, cosmica,
condizione che rende plausibile
qualunque violazione
arbitraria dei più basilari
diritti "naturali" come
quello alla vita e alla
proprietà, senza parlare
della libertà.

Circa il burka, è sicuro
che avverrà ciò che dici, basta "leggere" le centurie
di Nostradamus, se ci si
riesce (è molto difficile,
lo ammetto).

ciao

Mat ha detto...

i cattolici italiani possono dire ciò che vogliono, è la chiesa nei suoi rappresentanti che non si deve immischiare.

allora io vado in chiesa domani e dico durante la messa che i preti nn si devono masturbare!

:))

gigicogo ha detto...

Sono cattolico e su questo argomento ho fatto anch'io un post in risposta agli attacchi di Giglioli e altri fanatici anti.....insomma anti a prescindere.

Si può essere cattolici e non amare le attuali gerarchie della chiesa.
Si può essere cattolici senza strombazzare ai giornali che si va in pelegrinaggio a Petralcina come la siura Mastella.
Si può essere cattolici e divorziati.
Si può esser cattolici e non condividere Ferrara e i suoi seguaci.
Si può essere cattolici e molto tolleranti.
Si gradirebbe che anche i cosidetti "progressisti" lo fossero, e invece a volte sono più conservatori di quelli che accusano. Perchè lo fanno A PRESCINDERE dal dialogo e dal contradittorio che è l'anima della tolleranza reciproca.

Categong ha detto...

@b-right:
Credo di essere sempre stata convinta che Dio sia nato, nell'animo umano, quella sera che, guardando le stelle, l'uomo si è chiesto chi avesse fatto lui e tutto il resto, e se l'è figurato immenso.

In quanto alla moralità credo non si possa fare di tutta l'erba un fascio. Non ci sarà mica un decalogo da seguire pure per essere atei? Oltretutto non credo che siano solo gli atei a difendere la 194.
:)

@mat:
Poi fammi sapere com'è andata!
:D

@gigi:
In effetti sullo scarto tra ciò in cui crediamo e ciò che ci viene propinato, si potrebbero scrivere interi tomi.
Solo che questo è libero arbitrio: terreno assai scivoloso, quando si parla di religione.
Essere fuori o dentro, in certi casi, non è questione di punti di vista.

Quelli di cui parli sono i para-occhi dell'ideologia.
Qualcuno ha scritto che le idee, una volta verbalizzate, diventano armi.
E la situazione attuale lo dimostra una volta di più.
;)

Unknown ha detto...

C'è troppo clericalismo in Italia perchè si possa parlare in modo distaccato di laicità. Alla fine si cade sempre nell'anticlericalismo.

Lillo ha detto...

Non sono mai stato un buon cattolico, nel senso che non pratico proprio. Cerco di essere una brava persona, ma perchè mi han tirato su così. Mi sembra che tanti (ma mica tutti) preti non possano dire la stessa cosa, li vedo più interessati ad altri affari, piuttosto che alla redenzione del mondo.

La libertà di religione la comprendo assolutamente, ma deve voler dire che ci sono persone libere di non essere religiose. E qui il non essere religioso è visto come un problema, come un male.

Al contrario, esserlo è un punto di forza, ed essere inserito fra le fila vaticane significa disporre di Potere (notare la P maiuscola) in ogni aspetto della vita della gente.

Ora, io non sono anticattolico, ma si dovrebbe ammettere tutti che sta gente, anticlericali, un pò ti spinge a diventarlo.

Baci,
-L.

Ziby ha detto...

Come diceva quello, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.

L'anticlericalismo (se vuoi, malinteso) è il precipitato di un montante antilaicismo di un po' troppa gente.

Vivaddio (con rispetto parlando).

b-right ha detto...

l'hai scritta tu, eh,
la parola decalogo.

Tu rischi di sbagliare proprio
prospettiva: non è che
l'uomo ha immaginato Dio,
ma Dio che ha creato l'uomo
(su chi ha creato Dio,
mantengo la mia privacy :)).

E Dio, si è rivelato + di
una volta all'uomo (sul
monte Sinai a Mosè, attraverso
suo Figlio il Cristo, attraverso
le opere materiali dei Santi) e
anche sotto altre spoglie,
in altre religioni (a Maometto),
anche molto più antiche (vedi
l'induismo e le incarnazioni
o AVATAR di Vishnu: Rama, Krishna,
etc.)


sono poi d'accordo con te, che
una idea verbalizzata acquista
potere (non a caso la creazione
è stata opera del VERBO)

un caro saluto
(ti potrai immaginare come
sia difficile la mia vita
con simili idee che mi
frullano in testaaaa!!!)

Categong ha detto...

@sb:
Ma quale vantaggio ne trae il laico a trasformarsi in uno spauracchio da additare come IL male la domenica a messa?
:-/

@Lillo:
Credo che già riuscire a essere una brava persona sia un risultato invidiabile nella società attuale.

Ti spingono in quella direzione, è vero.
Ma perché dargliela vinta ed essere proprio come loro desiderano vederti?
;)

@ziby:
Io tutto questo antilaicismo, da parte della gente comune, non l'ho mica notato!
Però devo dire che i bacchettoni ho sempre scelto di non frequentarne.
;)

@b-right:
Di catechismo ne ho fatto tanto, ti assicuro.
Di prospettive anche, studiando architettura.
Di idee complicate me ne intendo poco, avendo la tendenza a semplificare ciò che posso o non posso capire.
Dio è una di queste.
:D

Anonimo ha detto...

bah ...
io sono atea ed ho massimo rispetto per chi professa la sua fede in serietà, convinzione e discrezione.
trovo intollerabile qualsiasi ingerenza confessionale nell' ordinamento dello stato.

poi, relativamente ad un confronto, al di là del reciproco rispetto e della comune soggezione alla legge, temo di avere poco da dire se non in specifico su qualche problema contingente.
sui massimi sistemi proprio nun se capimo!

Anonimo ha detto...

A me ha fatto tristezza vedere i politici nostrani, la domenica successiva alla storia della Sapienza, andare in p.zza S.Pietro per portare la loro solidarietà al Papa.
Ma...dico. Stiamo scherzando?
Oltretutto, fossi stato il Papa, vicario di Dio su questa terra, mi sarei sentito perlomeno sminuito dal ricevere solidarietà da parte dei politici italiani...

phoebe ha detto...

Quello che hai scritto mi sembra così logico che non riesco a comprendere come mai sia così difficile da capire. mah...

Anonimo ha detto...

La laicità e la tolleranza, l'apertura, il dialogo.
L'integralismo è il contrario di tutto questo, sia in campo religioso che in quello politico.
Quando poi si scontrano gli interessi.. beh, lo vediamo ogni giorno. E' la guerra purtroppo.

Morgan ha detto...

se fossimo in uno stato laico, come altri paesi, non avremmo di questi problemi.

Unknown ha detto...

Non vedo angeli dalla nostra parte... Non vedo differenza tra il papa ed un politico. Si candidano e dicono il che cazzo vogliono. Ciao.

Baol ha detto...

Buongiorno...

fabiana ha detto...

Il problema della Chiesa (come di ogni "entità" che si proclama esistere per mandato "divino") non è tanto il fatto che abbia un'opinione e la esprima cercando di farla diffondere: questo lo fanno tutti, anche noi, nel nostro piccolo. Il problema è che le opinioni della Chiesa sono delle potenziali imposizioni senza scelta. Mi spiego: se io dico che l'aborto (per esempio) è un male, da laica posso pensarlo e non ricorrervi, ma non posso in alcun modo condizionare chiunque altro con la mia opinione. Lascio quindi libertà di scelta e di coscienza e non mi approprio della questione morale, pur continuando a pensarla come preferisco.
Quindi il problema non è credere in Dio o meno da parte del singolo o della collettività, o piuttosto seguire la liturgia o i comandamenti: il punto è che uno Stato liberale non dovrebbe permettere che si mettesse mai in discussione il diritto del cittadino ad esprimere ed esercitare una libera scelta, sia essa di farsi suora, come di indossare il burqa, come che no. Finché un comportamento individuale non lede i diritti fondamentali (alla vita, alla proprietà, alla libertà) di terzi, lo Stato non deve in alcun modo intervenire.
Gesù diceva "chi è senza peccato scagli la prima pietra", e disse anche "chi siamo noi per giudicare?". Il Cristianesimo portava in sé un messaggio rivoluzionario, la cui forza risiedeva fondamentalmente nel "libero arbitrio" e nella coscienza della responsabilità individuale (che è IL messaggio liberale per eccellenza): solo se vi è coscienza dei propri errori vi può essere pentimento e redenzione. Il nostro stesso codice penale ha fatto proprio questo concetto, concedendo attenuanti e sconti di pena nei casi di ravvedimento.
E invece la Chiesa cosa fa? Condanna, e impone delle regole morali che dovrebbero essere conquista individuale, limitando la libertà di scelta e tradendo de facto l'insegnamento di Gesù, e il nucleo stesso del messaggio originario del Cristianesimo.
E tuto questo viene compiuto da uomini che si proclamano esser lì per diritto divino, che se la cantano e se la suonano, cardinali che eleggono papi i quali eleggono altri cardinali che eleggeranno altri papi e via discorrendo.
Il giorno che il Papa venisse eletto a suffragio universale sarebbe un po' meno "divino", ma un po' più umano... anche Gesù s'è fatto uomo, dicono. Questo dovrebbe farli riflettere.

Anonimo ha detto...

Wow...alla faccia del blog abbandonato! :)

Categong ha detto...

@gattarandagia:
Forse perché il più delle volte, un discorso sui massimi sistemi si trasforma in una rissa. Il tempo potrebbe essere un ottimo argomento!
;)

@marcello:
In effetti...
:)

@phoebe:
Anch'io.
:(

@amaga:
Tutta colpa di Andreotti, pare.
;D

@morgan:
Dubito siano questi i problemi più gravi dell'italia.
Più che altro sono fumo negli occhi dell'elettore medio.
:(

@alessandro:
Dici che i preti si candidano?
Io credevo si sentissero candidi di partenza!
:O

@baol:
Buondì!
:)

@squitto:
Il fatto è che secondo gli antiabortisti si lede il diritto alla vita altrui.
L'elezione universale del papa credo sia materialmente impossibile.
E l'umanità non dipende dal voto, ma dal candidato.
Se così non fosse, avremmo dei santi in parlamento.
;)

@tzugumi:
Dici che sembra abbandonato?
Toccherà fare le pulizie di primavera!
:)

Anonimo ha detto...

cate: nessuno vuole che ratzy stia zitto.
TUtti vogliono che non parli di politica, visto che il nostro è uno stato laico.
Secondo me la differenza è ENORME.